“Siamo rammaricati che le proposte alla Legge di Bilancio 2020, presentate e discusse ieri in commissione Bilancio al Senato, su Contratto di Espansione, Fondo di Solidarietà e Ammortizzatori Sociali strutturali per i call center, non abbiano trovato la giusta considerazione. Le aziende e i lavoratori hanno bisogno di misure concrete sul lavoro per avviare un vero e proprio processo di trasformazione digitale, a sostegno della crescita, dello sviluppo e della sostenibilità della Filiera delle TLC e dell’intero Paese. Così Laura Di Raimondo Direttore di Asstel-
“La Filiera delle TLC, in quanto infrastruttura abilitante dell’economia digitale, è protagonista di importanti investimenti, non solo materiali, che incoraggiano e, continueranno ad incoraggiare, i processi di innovazione tecnologica. Per proseguire in questa direzione è indispensabile una collaborazi
“Per spingere sul digitale – continua il Direttore di Asstel – occorre puntare sulla formazione continua, coniugando le competenze tecniche, scientifiche, digitali e le “soft skills” che il mercato del lavoro richiede. Una strategia efficace non può, però, non tenere conto anche di chi oggi fa già parte del mondo del lavoro. Per questo è necessario investire nella formazione costante, nel reskilling e nell’upskilling dei lavoratori già in forza. Per questo abbiamo sostenuto le proposte sul Contratto di Espansione, Fondo di Solidarietà e Ammortizzatori Sociali strutturali per i call center, perché sono necessarie misure di medio lungo periodo, se vogliamo rendere la trasformazione digitale una vera opportunità per tutti”.
“Auspichiamo – conclude Di Raimondo – che il Governo dia rapidamente risposte positive, a partire dai prossimi appuntamenti legislativi, alle aspettative di chi è di fronte ad un cambiamento così rilevante”.