Il dettato dell’articolo 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, comunemente noto come disciplina del c.d. “controllo a distanza” costituisce un punto di attenzione per il modo delle imprese e del lavoro ed in particolare per le aziende della filiera delle telecomunicazioni in virtù della stretta correlazione esistente tra utilizzo di sistemi tecnologicamente avanzati e prestazione del servizio.

La stipula degli Accordi in materia è affidata dal legislatore alla competenza delle rappresentanze sindacali aziendali, con la previsione – qualora tali accordi non siano raggiunti di una potestà di autorizzazione  in capo agli ispettorati del lavoro.

Peraltro, in virtù delle specificità del settore Assotelecomunicazioni – Asstel e Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil,  in occasione del rinnovo contrattuale del 23 novembre 2009, hanno convenuto di costituire un Osservatorio Nazionale bilaterale paritetico al fine di approfondire le costanti evoluzioni normative e tecnologiche connesse al tema.

L’Osservatorio nazionale – composto da sei rappresentanti per la parte sindacale e da altrettanti per  la parte imprenditoriale – è una importante sede di confronto che potrà:

  • approfondire, anche con la consulenza di esperti di provata competenza scelti dalle Parti, specifici atti normativi del legislatore, dell’Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM), del Garante per la Privacy;
  • produrre eventuali avvisi comuni al fine di integrare, modificare, proporre specifici atti alle Autorità competenti;
  • individuare unanimemente eventuali linee guida al fine di sostenere con competenza ed uniformità le Parti al livello aziendale;
  • monitore le evoluzioni degli accordi aziendali in materia, individuando eventuali buone pratiche da segnalare a livello di settore.

Nell’ambito dei lavoratori dell’Osservatorio il 17 giugno 2011 è stato condiviso il Documento delle Parti sulle buone prassi in materia di controllo a distanza.