“Con senso di responsabilità e piena consapevolezza del ruolo che svolgiamo nel Paese, nelle prossime ore avremo un confronto con le organizzazioni sindacali nell’ambito del negoziato di rinnovo del CCNL TLC. È un passaggio importante, che affrontiamo con spirito costruttivo in un contesto che richiede grande attenzione da parte di tutti.
Questa discussione si colloca in un contesto notoriamente difficile per l’intera Filiera delle Telecomunicazioni che impiega oltre 200.000 persone e realizza infrastrutture indispensabili per la competitività e la digitalizzazione del Paese ma sotto pressione da anni a causa di ricavi e margini in diminuzione continua e nonostante questo investimenti costanti o in crescita.
Sono dunque sempre più urgenti azioni che possano ricostituire la sostenibilità economica del settore, invece di parlare delle imprese di telecomunicazione come presunte beneficiarie di “favori” a scapito dei consumatori.
Questa rappresentazione del settore distoglie l’attenzione dall’urgenze di modificare un quadro di regole che penalizza imprese chiamate a realizzare ingenti investimenti in favore proprio dei consumatori e del tessuto produttivo. La lista di regole che limitano seriamente le possibilità del settore di assecondare la domanda dei clienti è lunga.
Una rapida lettura dei bilanci delle principali aziende del settore restituisce una chiara rappresentazione delle difficoltà oggettive che tutti i giorni i lavoratori e i manager delle aziende del settore devono affrontare. E’ urgente mettere mano a una politica industriale che sciolga questi e altri nodi strutturali, anche con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, comprese le associazioni che rappresentano seriamente gli interessi di lungo termine dei consumatori e quelli delle altre industrie italiane, che hanno bisogno di infrastrutture e servizi per migliorare la propria competitività e restare al passo della concorrenza internazionale”.
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