«L’ecosistema delle TLC è chiamato ad affrontare la realizzazione di infrastrutture fondamentali per il digitale del Paese in un contesto in cui le imprese hanno garantito investimenti costanti nonostante un saldo di cassa pari a -10 miliardi di euro e ricavi diminuiti di oltre 7 miliardi di euro tra il 2013 e il 2023. Questo non ha impedito investimenti per 85 miliardi di euro nel medesimo periodo, relativi in particolare alla realizzazione dell’infrastruttura broadband con reti VHCN e 5G, e agli investimenti per l’acquisto e il rinnovo delle licenze. Per centrare gli obiettivi di sviluppo, in particolare quelli del Pnrr, è indispensabile un approccio condiviso con le istituzioni che assicuri sostenibilità economica e valorizzazione delle competenze delle persone che vi lavorano». Così Francesco Algieri (Asstel) al convegno “Filiera TLC e digitalizzazione dell’Italia: critiche e proposte per centrare gli obiettivi del PNRR”, promosso da ANIE SIT per approfondire le sfide e le prospettive di un settore strategico e oggi sotto forte pressione.
Nel suo intervento, Algieri ha evidenziato che l’Associazione ha accolto con favore le prime misure sul lavoro presentate recentemente dal Governo nel Tavolo di Settore «a partire dal riconoscimento del CCNL TLC come contratto di riferimento per le attività di CRM/BPO , al fine di garantire tutele omogenee per i lavoratori e contrastare fenomeni di dumping contrattuale. Fondamentale – ha aggiunto – il tema delle misure di sostegno al reddito, con l’attribuzione a favore del Fondo di Solidarietà TLC, delle risorse già versate dalle aziende al FIS, così da rafforzare gli strumenti di protezione in una fase di profonda trasformazione di tutto il mercato. Tra le leve indispensabili per accompagnare la transizione, Algieri ha richiamato l’importanza di poter disporre di strumenti di gestione delle transizioni lavorative per realizzare il processo di ricambio generazionale, il consolidamento e l’accrescimento delle competenze delle persone in coerenza con i processi di riorganizzazione connessi alla trasformazione digitale delle imprese. Finalità queste che trovano nel Contratto di Espansione una sintesi efficace e per questo ne auspichiamo il rifinanziamento».
Al centro della riflessione anche il rapporto tra scuola e lavoro, quale pilastro per affrontare la carenza di profili tecnici qualificati e per assicurare la gestione efficace delle attività connesse ai progetti Pnrr. « Lavoro, competenze e sostenibilità degli investimenti sono tre elementi inscindibili non solo per le imprese e le persone che lavorano nella Filiera ma anche per accompagnare l’Italia verso gli obiettivi di digitalizzazione e crescita previsti anche dal Pnrr», ha concluso Algieri.